Il garbuglio di Garlasco. Un perfetto colpevole e l’ostinata ricerca della verità

Nel panorama editoriale italiano, affollato di instant book e narrazioni urlate che spesso inseguono l’onda emotiva dei grandi casi di cronaca nera, “Il garbuglio di Garlasco” di Gabriella Ambrosio emerge come un’opera di rara compostezza e acume investigativo. Pubblicato da Rubbettino Editore, il libro si immerge nel complesso e discusso caso dell’omicidio di Chiara Poggi, ma lo fa con un approccio che rifugge deliberatamente il sensazionalismo per abbracciare il rigore quasi scientifico dell’analisi documentale.
L’autrice non si limita a ripercorrere le tappe di una vicenda giudiziaria che ha spaccato l’opinione pubblica. Al contrario, Ambrosio si cala in un lavoro certosino di studio, attingendo a migliaia di pagine di atti processuali, interrogatori e intercettazioni. Questa profonda immersione nelle fonti le permette di scardinare certezze mediatiche e di mettere in luce le numerose incongruenze e “stranezze” che hanno costellato l’iter processuale a carico di Alberto Stasi.

Ciò che colpisce e convince nella scrittura di Gabriella Ambrosio è la capacità di trasformare un materiale potenzialmente arido e tecnico in una narrazione avvincente e garbata. Il libro non è scritto con la pretesa di offrire una verità precostituita, quanto piuttosto l’invito, rivolto al lettore, a seguire un ragionamento logico, a connettere i punti, a guardare i fatti da una prospettiva differente, spesso scomoda. La prosa è precisa, affilata, eppure sempre rispettosa del dolore che avvolge la vicenda. Il “garbuglio” del titolo non è solo quello degli atti giudiziari, ma anche quello umano e psicologico che l’autrice dipana con eleganza e profondità. Il suo è un lavoro da scrittrice di talento piuttosto che da giornalista di cronaca di cronaca nera.

Il garbuglio di Garlasco” si distingue per essere più di un libro-inchiesta. È una riflessione potente sul funzionamento della giustizia, sul ruolo dei media e sulla pericolosa tendenza a cercare “un perfetto colpevole” a discapito di una ricerca della verità che sia ostinata e, soprattutto, scevra da pregiudizi. Potente, in tal senso, é il breve dialogo tra la giudice che ha appena emesso una delle sentenze di assoluzione e la sorella che le telefona per dirle che non ha capito niente, lui è colpevole e lei lo sa. Come lo sanno milioni di italiani.

L’opera di Ambrosio, che ha anticipato molte delle cose che stanno avvenendo in questi giorni, non fornisce facili risposte, ma dota il lettore degli strumenti critici per porsi nuove e più complesse domande. In un’epoca di verdetti sommari, un libro che celebra il valore del dubbio e il coraggio di “leggere le carte” è un esercizio di intelligenza e civiltà di cui si sentiva un profondo bisogno. Un’opera imprescindibile per chiunque creda che la giustizia, prima di essere un verdetto, sia un metodo rigoroso e una costante ricerca.

Author: Antonio Fusco

Laureato in Giurisprudenza e in Scienze delle pubbliche amministrazioni, ha conseguito il Master di secondo livello in Criminologia Forense ed è iscritto alla Società Italiana di Criminologia. Quale Dirigente della Polizia di Stato, attualmente in quiescenza, si è occupato di indagini di polizia giudiziaria, investigazioni e contrasto alla criminalità. Scrive romanzi crime per Giunti (serie delle indagini del commissario Casabona) e per Rizzoli (serie delle indagini dell'ispettore Massimo Valeri - l'Indiano). Alcuni dei suoi libri sono stati tradotti in Germania, Grecia e Turchia.

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